Fibre naturali: quali sono e come si dividono

Il mondo della moda offre un'enorme varietà di stili e tessuti: tuttavia, nulla potrà mai sostituire i capi realizzati con fibre naturali e le loro pregiate caratteristiche.

Infatti, quando si parla di tessuti la prima macro-classificazione riguarda proprio la materia prima e la divisione tra fibre naturali e fibre sintetiche: oggi prenderemo in esame nello specifico le fibre naturali, quali sono e che benefici offrono.

Quali sono le fibre naturali?

Le fibre naturali sono molteplici e si dividono in vegetali e animali: dalla lana al lino, si tratta di materie prime dalle quali è possibile ricavare filati e tessuti di qualità eccelsa, apprezzati sin dall’antichità per le loro proprietà peculiari e la loro bellezza, e ancora oggi ampiamente impiegate nell’industria della moda.

Non tutti sanno che anche le fibre artificiali sono di origine naturale (possono derivare, ad esempio, dalla cellulosa), ma in più subiscono processi di trasformazione con sostanze chimiche; si pensi ad esempio alla viscosa.

Le fibre naturali di origine animale

Per quanto riguarda le fibre naturali di origine animale, esse possono essere ricavate sia dal vello che dal pelo di una specie, come nel caso della lana di pecora o della lana di angora; ma anche dalle secrezioni, come avviene per la seta.

Tra le fibre naturali di origine animale, la lana è senz’altro la più diffusa e amata grazie alle sue eccezionali caratteristiche: l’elasticità, la capacità di isolare sia dal caldo che dal freddo e di regolare la temperatura, oltre ad essere una risorsa al 100% rinnovabile, in quanto il vello ricresce naturalmente sulle pecore che vengono tosate ogni anno, e compostabile.

Tra le qualità di lana, ve ne sono alcune che spiccano per essere particolarmente pregiate: il cashmere, una vera e propria fibra di lusso che viene lavorata a partire dai morbidi peli della Capra hircus laniger; il mohair, che si ricava dal vello della Capra d’Angora, una razza originaria della Turchia; ma, soprattutto, la prestigiosa lana di un camelide delle Ande, la Vicuña, la cui finezza e delicatezza sono tali da averle conferito la fama di “fibra degli Dèi” tra le popolazioni Inca, di cui vestiva i re.

Se la lana è, tra le fibre naturali vegetali e animali, una delle più pregiate, altrettanto lo è la seta, che nell’antica Cina era un tessuto riservato unicamente all’Imperatore, tanto che la sua lavorazione era considerata segreto di Stato. La seta, che si ricava dal bozzolo del baco da seta, è morbida, leggera, sottile; isola dal caldo come dal freddo, e vanta un incredibile potere assorbente e riflettente.

Le fibre naturali di origine animale possono essere ricavate anche dal pelo di altre specie, oltre che al vello della pecora; tra queste ricordiamo in particolare l’alpaca, il cui nome deriva dall’omonimo animale; l’angora, ricavata da una particolare razza di conigli; il cammello, utilizzato in particolare per la produzione di cappotti.

Le fibre naturali vegetali

Anche le fibre naturali vegetali si dividono in varie tipologie. Ci sono infatti le fibre da seme, come il cotone; le fibre da fusto, le cui più diffuse sono, per esempio, il lino, la canapa e la iuta, e le fibre da noce, in particolare quella derivante dalla lavorazione del materiale che circonda la noce di cocco, utilizzata soprattutto per la realizzazione di prodotti di uso domestico, dalle tappezzerie alle corde.

Caratteristiche e vantaggi delle fibre naturali

Le fibre naturali, vegetali e animali, presentano caratteristiche specifiche, che non solo le rendono uniche, ma che assicurano anche numerosi vantaggi.

Per quanto riguarda la produzione di capi di abbigliamento, ad esempio, le fibre di origine naturale si dimostrano particolarmente morbide al tatto e confortevoli sulla pelle, oltre ad essere elastiche e resistenti: questi sono solo alcuni dei benefici che offrono rispetto alle fibre sintetiche, le quali non hanno una resa paragonabile in termini di termoregolazione e, in più, tendono a trattenere l’umidità del corpo.

Da non dimenticare anche l’aspetto relativo alla sostenibilità: le fibre naturali sono prodotti biodegradabili, che non inquinano e possono essere ricavate secondo criteri di lavorazione sostenibili. Ma non solo: i capi prodotti con fibre naturali, grazie alla loro traspirabilità, riescono a mantenersi puliti molto più a lungo di capi prodotti con fibre sintetiche e richiedono cicli di lavaggio più brevi e delicati, permettendo un risparmio anche di luce e acqua.

La vocazione di Toosh per le fibre naturali

Toosh da sempre porta avanti una filosofia improntata sul rispetto: nei confronti dei clienti, degli animali, dei lavoratori e dell’ambiente. Per questo, ha scelto di investire su un approccio basato unicamente su fibre naturali, proponendo prodotti dalle caratteristiche eccezionali, comodi da indossare in ogni occasione.

Per esempio, le lussuose sciarpe in twill, tra cui la morbida e calda stola in cashmere con disegni stilizzati Blu e Bianca, un accessorio capace di impreziosire ogni tipo di outfit, o la stola in cashmere Siria, interamente realizzata in cashmere extra-sottile per assicurare il massimo comfort.

Anche le sciarpe in garza di cashmere si dimostrano estremamente eleganti e versatili: la stola in cashmere light Ottanio a strisce è ideale soprattutto da indossare nelle mezze stagioni, mentre la stola in cashmere light turchese, pensata per chi ama gli outfit originali, essendo stata realizzata nell’ambito di una collaborazione tra Toosh e l’Accademia delle Belle Arti di Milano.

Punto di forza dell’offerta di Toosh è anche la raffinata maglieria in cashmere, tra cui spiccano prodotti come i lupetti Piuma, caratterizzati dal dettaglio di collo e polsini a contrasto, e pullover V over Manica Lunga, un capo senza tempo disponibile in diverse colorazioni.